Non c’è un cazzo da ridere.

novembre 4, 2009

Le discussioni post-pranzo con mio fratello sono sempre stimolanti. Oggi l’argomento era “non si ride più”. Siamo noi che siamo diventati troppo seri o sono i comici che non san più fare ridere? Sono i comici che non san più fare ridere. Punto.

E a capo.

Tutto è nato da un discorso su Mai dire gol e su come, nel corso degli anni, abbia smesso di produrre personaggi divertenti. Nel giro di un lustro sono stati capaci di lanciare Rubagotti, Vettorello, Caccamo, Epifanio, Alex Drastico, Frengo, Pier Piero, Nico, Tafazzi, Rolando, la tv Svizzera, i Bulgari, Flanagan, Johnny Glamour, il bimbo Gigi, Uguccione, Robertino, Ciairo, Fontecedro, Pravettoni e mi fermo, perchè credo di aver reso l’idea.

Ora, non credo si tratti semplicemente di nostalgia. La questione è un’altra: ci si prende troppo sul serio anche nel far ridere la gente. Il comico moderno, il comico da Zelig, inventa tormentoni esattamente come li inventavano i personaggi da me elencati. Ciò che li differenzia, principalmente, sono le argomentazioni trattate. Non si cerca più il grottesco, il surreale, si cerca di andare sul sicuro contestualizzando un personaggio e le sue battute nell’attualità, nella politica, perfino nei reality (vedi le agghiaccianti caricature di Mai dire Grande Fratello, e non mi riferisco a Ciccio Benzina). Il comico oggi cerca la battuta su Berlusconi, sulla crisi economica, sui problemi della gente.

In poche parole, non cerca più di far ridere. Cerca di far ridere per non piangere.  Come si fa a ridere per qualcosa che manda in rovina la società? Non c’è niente di divertente. Fa semplicemente sentire meno solo lo spettatore, che in quel momento capisce che qualcuno è al corrente dei suoi problemi. Ma quella piccola smorfia che fa non è certo una risata.

Non parliamo, poi, dei tormentoni. Avete presente quei tipi che, tentando di fare i simpatici a tutti i costi, insistono con una gag o con un soprannome finchè, sfiniti, non abbozzate un sorriso e gliela date vinta? Benissimo. E’ la stessa cosa. Il tormentone non entra più in circolo perchè è divertente, entra in circolo perchè *gliela date vinta*.

Il tormentone che funziona è quello che non devi imporre, è quello che nasce per caso e genera una risata spontaea senza riuscire bene a capire perchè. “Giuseppe Garibbaldi… ho vinto qualche cosa?”. Quando un personaggio apparentemente insignificante come il Robertino di Paolantoni si presentò al grande pubblico, nel ’96, sparò una raffica di cazzate senza senso e fu amore a prima vista. Perchè?

Perchè sono quelle cazzate senza senso che avresti potuto tranquillamente ideare tu, telespettatore, durante una serata alcolica con i tuoi amici. In quel momento il comico diventa tuo complice, ti catapulta nel suo mondo astratto e ti fa ridere senza costringerti a chiederti perchè .

Così, per esempio:

p.s.: che figa era la Ventura?

p.p.s: noto solo ora che, avendo chiamato la categoria generica “cazzi vari”, in fondo al post appare la scritta “inserito cazzi vari”.

13 Risposte to “Non c’è un cazzo da ridere.”

  1. Memmy said

    a) una Ventura molto fresca direi … non bellissima ma, citandoti “figa”.

    b) concordo pienamente sulla mancanza di idiozia pura che per anni mi ha fatto ridere … solo qualcuno si salva ma paragonato ai classici (come avviene in qualsiasi campo) sbiadisce come i colori di chi non usa Ace. L’esempio di Mai Dire calza perfettamente … anni e anni di Mai Dire Gol hanno portato in auge comici di livello, fino a De Luigi direi … poi da un giorno all’altro PUF più nulla … si è passati a Mai Dire Domenica … a Mai dire Maik, Grande Fratello blablabla …
    Pur non seguendo il calcio assiduamente la mancanza di Mai Dire GOL si fa sentire .. del Vai Col Liscio, delle interviste al Trap, del Calcio Estero e di questi comici spontanei, divertenti oggettivamente.
    Zelig fa ridere si .. ma è una comicità elaborata, secondo me il comico è quello che fa ridere sempre anche se rifà lo stesso sketch 10 volte: vedi Tafazzi che si martellava le balle con una bottiglia, vedi il conte Uguccione che diceva trombare anche 100 volte in una puntata, vedi Rolando che con un Miiiii non ci posso creeeedere ha fatto la sua fortuna.
    Ora chi possiamo annoverare? Io sinceramente apprezzo i fichi d’india del pupppazzodinnneve e dell’autista del pullman e i Turbotubbies per citare Colorado … altri al momento non mi vengono in mente.

  2. thesleepymist said

    A me, delle nuove generazioni, piace Baz. Proprio perchè è uno dei pochi idioti duri e puri rimasti.

  3. Fabio ha said

    Concordo, la prova sta nel fatto che, appena toglie la maglietta gialla con la tasca per il cd, fa cadere le balle.

  4. ottogiugno said

    Rimpiango amaramente i bei tempi andati del facciaffacciaffacciaffaccia e della svolta surrealista di Frengo E Stop. L’orario poco accessibile, inoltre, contribuì a creare un’elite di telespettatori.
    Un’altro personaggio che amavo alla follia era Mandi Mandi. Mi faceva morire… “MA IN CULO ALLA BALENA… NOOOOOO! PERCHE’ SI SCIVOLA, SI SCIVOLA…”.
    :,-(

  5. thesleepymist said

    Giusta osservazione: quella attuale è tutta comicità da prima serata.

  6. calaluca12 said

    Mi inchino.
    Sottoscrivo anche la punteggiatura.
    Io personalmente ho adorato il periodo di Bisio a Mai dire Gol.
    Consapevole però che il periodo precedente è irraggiungibile. La bibbia della comicità.

  7. Eli Loker said

    mai dire gol (quello VERO) è il programma di cui sento personalmente più la mancanza, sia per personaggi strepitosi, che fossero Teocoli, AG&G, Paolantoni o Paolo Hendel (cazzo, CARCARLO PRAVETTOOOOONI), sia per le rubriche sul calcio più dementi e più divertenti che esistano

    è anche vero che ora è un altro calcio, che non c’è più un mazzone che parlando di pires lo chiama “piras, peres, peresse…”, ma quando senti i vecchi “all’improvviso uno sconosciuto” ti rendi conto che i mai dire… odierni sono un tipo di programma che alla gialappa’s, probabilmente, viene imposto dai piani superiori, che preferiscono la comicità becera di oggi a quella sopraffina di un decennio fa. anche perchè su radio due i gialappi quando commentano i mondiali o gli europei ti fanno ancora divertire, altro che

  8. thesleepymist said

    Io sostengo da un pezzo che il futuro della Gialappa’s è a Sky, dove potrebbero sperimentare e tornare agli antichi fasti.

    C’è da dire, comunque, che i provini di Mai Dire Grande Fratello mi ammazzano.

  9. ottogiugno said

    – Pregi e difetti?
    – No.

  10. Barto said

    Tutto vero quello che dici.

  11. davide said

    Un tipo che si tirava bottigliate sulle palle era divertentissimo. Bei tempi.

  12. davide said

    E non parliamo di Panfilo Maria Lippi. La sua frase d’introduzione è entrata nella leggenda:
    “Questo telegiornale va in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali”

    😀

  13. […] che ha raggiunto in soli tre giorni è sorprendente, confermando quello che teorizzavo in questo post: la gente, nel 2009, ama ridere di se stessa, di ironizzare sui propri difetti e i propri vizi. Le […]

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